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Il progetto

Le industrie creative e culturali, in quanto pilastro e catalizzatore della sostenibilità, hanno un impatto diretto e indiretto sullo sviluppo economico e umanitario dei Paesi dell’UE. Soprattutto in caso di crisi sanitarie come quella del COVID-19, i creatori sono chiamati a soddisfare i bisogni culturali diversificati e crescenti della società, ma anche a garantire la loro vitalità in modi alternativi. Pertanto, oggi più che mai, l’adattabilità è un catalizzatore in grado di garantire la resilienza delle ICC, ovvero la loro capacità di evolvere efficacemente in condizioni mutevoli, superando strutture obsolete o problematiche e utilizzando tutte le risorse disponibili. La pandemia di Covid-19, che è stata e viene affrontata anche attraverso il confinamento e la conseguente prevenzione del sovraffollamento, ha portato a un rapido cambiamento in tutte le industrie creative e culturali, poiché i creatori e le organizzazioni sono stati esposti a una condizione completamente nuova. Le nuove tecnologie e Internet non sono solo canali complementari per la distribuzione e la promozione del loro lavoro e della loro attività, ma, per lo più, gli unici. Come ci si aspettava, la mancanza di preparazione a un simile trattato, unita alla mancanza di finanziamenti statali per incentivare l’attività culturale, come è consuetudine in tempi di crisi (soprattutto sanitaria), ha causato imbarazzo e di conseguenza un adattamento molto ritardato o inesistente attraverso l’uso della tecnologia, quindi nessuna resilienza. L’obiettivo del progetto è quello di formare i dipendenti della CCI in una serie di necessarie competenze hard & soft che possano soddisfare le moderne esigenze professionali (ad esempio, pensiero imprenditoriale, competenze digitali, networking, ecc.) e di fornire loro immediatamente ed efficacemente gli strumenti appropriati, tenendo conto delle specificità del settore culturale in generale e delle esigenze individuali di ciascun settore in particolare.

Il progetto “Rethinking Cultural & Creative Industries” sarà un acceleratore nella trasmissione di nuove conoscenze e nell’acquisizione di competenze digitali e commerciali per i lavoratori dei settori creativi e culturali. Il suo scopo è quello di essere un esempio di buone pratiche nella cultura in relazione alla risposta efficace e immediata alle crisi e alle transizioni in un’epoca identificata con la rapida velocità del cambiamento in tutti gli aspetti dell’attività umana.